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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum III,94
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originale
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[94] Quae cum dixisset, Cotta finem. Lucilius autem "Vehementius", inquit, "Cotta tu quidem invectus es in eam Stoicorum rationem, quae de providentia deorum ab illis sanctissume et prudentissume constituta est. Sed quoniam advesperascit, dabis nobis diem aliquem, ut contra ista dicamus. Est enim mihi tecum pro aris et focis certamen et pro deorum templis atque delubris proque urbis muris, quos vos pontifices sanctos esse dicitis diligentiusque urbem religione quam ipsis moenibus cingitis; quae deseri a me, dum quidem spirare potero, nefas iudico."
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traduzione
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94. Con queste parole Cotta pose fine al suo dire. Lucilio allora: ? Sei stato un po' troppo violento - disse - o
Cotta, nella tua polemica contro quella teoria della Provvidenza che gli Stoici hanno elaborato con tanta piet? e
previdenza. Ora per? s'? fatto tardi e spero che ci concederai qualche giorno per preparare la risposta.
La mia discussione con te riguarda la difesa dei valori pi? profondi della religione e della famiglia, dei templi e
dei sacrari degli d?i, delle mura della citt? che voi pontefici considerate sacre e ponete maggior cura nel difendere la
citt? col sentimento religioso che a mezzo di fortificazioni. Sono valori cui lo, finch? avr? vita, considerer? empio
rinunciare ?.
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